Padre L. Fanzaga ripete ancora il 18 luglio 2007, durante il commento stampa, che la "Madonna" non ha mai detto che tutte le religioni sono uguali.
Per chi non ci credesse, ascolti il breve estratto del file audio.
Il bello è che l'estratto del libro di Laurentin che cita questa contraddizione, figura anche nel sito di Radio Maria alla pagina www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=344

Altra menzogna pronunciata da P. Livio Fanzaga il 9 luglio 2007
Grazie ad un attento ascoltatore di Radio Maria, mi è stato segnalato con tanto di registrazione audio, che P. Fanzaga ha trasmesso la seguente affermazione: "Mai la "Madonna" di Medjugorje ha detto che le religioni sono tutte uguali davanti a Dio". Questo sarebbe vero se si controllasse nei messaggi catalogati nei moltissimi siti medjugorjani che omettono la controversa affermazione. Tuttavia proprio in un libro del grande difensore dei veggenti, René Laurentin in "Messaggio e pedagogia di Maria a Medjugorje", dove tenta di giustificare le eresie della "Madonna", viene citata proprio questa risposta data ai veggenti Vicka e Jakov il 1 ottobre 1981, dietro domanda scritta:
Domanda - Tutte le religioni sono buone?
Risposta - Tutte le religioni sono uguali davanti a Dio (Cronaca parrocchiale, p.11).
Anche nel libro critico di Joachim Bouflet "Faussaires de Dieu" a pagina 363, viene citata questa contraddizione (è stata stampata anche una nuova edizione nel 2007) come pure in molti altri siti critici, specie in inglese.
Evidentemente, il massimo esperto di Medjugorje, si sente talmente sicuro di sé che non necessita nemmeno di controllare le dichiarazioni dei suoi idoli.

Vergognosa "catechesi per i giovani" su Medjugorje di Padre Livio Fanzaga a Radio Maria il 29.6.2007
Venerdì 29 giugno, ho voluto ascoltare dalle 21:30 alle 23 circa le lezioni di Padre Livio, a difesa dei veggenti di Medjugorje. Ebbene, le cose che ha raccontato sono talmente incredibili, che ho voluto estrarre qualche contenuto da inserire in un file audio per poco più di 19 minuti, affinché si sia sicuri delle bruttissime parole pronunciate da una radio che si definisce cattolica, ma che in realtà non lo è, in quanto come dice il Direttore Padre Fanzaga, Radio Maria non dipende dalla Chiesa, nessuno lo può fermare ed è pronto a rompere la faccia a chiunque lo voglia contrastare sul suo punto forte nello spiegare la lunghezza delle "apparizioni"! Una "Madonna" giudicata per ben 3 volte furba, non ascolta Vescovi e Sacerdoti, tiene in disobbedienza 6 veggenti e diversi Francescani e difende perfino chi è stato scomunicato dal Vescovo. Più che una Regina della pace, sembra proprio una Regina della guerra. Come si può credere che se non si ascolta la "Madonna", arriva la fine del mondo? Andiamo, Padre Fanzaga, la smetta di fare il predicatore settario, di sostenere queste idiozie, di spaventare le anime semplici e di accusare sia il Vescovo Ratko Peric ed il suo predecessore Pavao Zanic. Questi sì, sono Santi Vescovi da rispettare ed amare per il loro grande coraggio nel difendere la verità.

Mostarsko-Duvanjska i Trebinjsko-Mrkanska biskupija
BISKUPSKI ORDINARIJAT MOSTAR
Ulica nadbiskupa Cule bb., pp. 54 - 88000 Mostar
(tel. ++387/36/331-469; fax: 331-472; e-mail: biskupija@cbismo.hr)
Mostar, 18 giugno 2007
Prot.: 1106/2007
COMUNICATO STAMPA www.ktabkbih.net - PDF
FR. RANIERO CANTALAMESSA O.F.M. CAP. NON GUIDERÀ IL RITIRO SPIRITUALE A MEDJUGORJE
Per evitare il ripetersi degli abusi che si sono verificati in passato, per quasi sei anni oramai, una decisione della Curia diocesana di Mostar espressa nella lettera circolare in data del 23 agosto 2001, tuttora in vigore, è stata trasmessa a tutti gli Uffici parrocchiali e Comunità religiose essa prescrive che:
"3. - Tutti gli uffici parrocchiali ed istituzioni religiose sono obbligati ad inoltrare a questa Curia diocesana in modo tempestivo, i nomi dei sacerdoti e vescovi stranieri, provenienti al di fuori del territorio di lingua croata, invitati a tenere esercizi spirituali, seminari e simili incontri spirituali nei quali si predica e spiega la Parola di Dio. Insieme ai nomi e alla domanda occorre inoltrare anche una copia del celebret di rispettivo sacerdote o vescovo straniero, il quale, dopo aver ricevuto l’approvazione per iscritto emanata da questa Curia, potrà guidare gli esercizi spirituali” (NEWS Agenzia di stampa della Conferenza episcopale della Bosnia ed Erzegovina, 5 settembre 2001, pp 30-31; Glas Koncila, Il 9 Settembre 2001, p. 2).
Anche i Vescovi della Conferenza Episcopale Croata, nella loro sessione tenutasi a Split, nell'ottobre 2005 hanno deciso, che è poi stato adottato anche da parte dei Vescovi della Conferenza Episcopale di Bosnia ed Erzegovina a Sarajevo lo stesso mese, che i Vescovi del territorio delle due Conferenze Episcopali non accetteranno inviti dei singoli parroci a celebrare i sacramenti e a tenere conferenze nel territorio di un’altra Diocesi senza aver ricevuto un Nihil obstat della Curia diocesana locale.
Nonostante la suddetta decisione, la notizia di un ritiro spirituale per i sacerdoti che P. Raniero Cantalamessa, cappuccino, predicatore della Casa Pontificia, avrebbe tenuto a Medjugorje all’inizio di luglio 2007 è apparsa su Internet alcuni mesi orsono, senza che gli organizzatori di tali esercizi spirituali abbiano debitamente e preventivamente informato la Curia diocesana di Mostar in ottemperanza con succitata norma.
In tale contesto, sono state anche annunciate le confessioni, dove, con il Padre Cantalamessa, compare come guida della Via crucis anche fra Jozo Zovko, sebbene quest’ultimo, dal 2004, è sprovvisto delle facoltà per esercitare gli atti sacerdotali nel territorio delle Diocesi dell’Erzegovina (Vrhbosna, 3/2004., str. 293-298).
La decisione pastorale del 23 agosto 2001 per quanto riguarda i moderatori dei ritiri e degli incontri spirituali è stata riaffermata ed espressamente messa in rilievo dal vescovo di Mostar-Duvno, mons. Ratko Peric nel suo discorso e l’invito pronunciato nel Capitolo elettorale del 16 aprile quest’anno a Humac, dove è stato ufficialmente invitato a presiedere la Santa Messa.
In quell'occasione il Vescovo diocesano ha menzionato, riguardo a Medjugorje, quanto segue:
„1 - È un'espressione di puro arbitrio pastorale degli stessi parroci e degli altri addetti pastorali di Medjugorje che sul portale internet 'Medjugorje' appare il titolo 'Santuario della Madonna'. Questo non è un santuario né a livello diocesano, né a quello nazionale, né tanto meno internazionale. Bisogna quindi attenersi a questa regola finché le cose stanno così.
2 - È un'espressione di puro arbitrio degli stessi parroci e degli altri addetti pastorali di Medjugorje che non è rispettata la circolare della Curia diocesana del 2001 che prescrive che non si possono invitare a Medjugorje sacerdoti stranieri fuori del popolo croato, senza l’esplicita approvazione scritta emanata dalla Curia diocesana.
3 - È un'espressione di puro arbitrio degli stessi parroci e degli altri addetti pastorali di Medjugorje che un membro della vostra Provincia, fra Jozo Zovko, il quale non possiede alcuna facoltà di esercitare un qualsiasi atto sacerdotale in questa Diocesi, è invitato, come quest'anno, a guidare la Via Crucis a Medjugorje, collocandolo nell’ambito di una possibilità di ascoltare le confessioni“.
Il messaggio è stato pubblicato integralmente all'inizio di maggio quest’anno nel mensile pastorale diocesano (Crkva na kamenu, 5/2007, pp. 33-35).
Dopo lo scambio di varie lettere fra la Curia diocesana e l’Ufficio parrocchiale, il parroco di Medjugorje, P. Ivan Sesar, con la sua lettera del 13 giugno 2007, ha informato il vescovo che: „Sulla mia esplicita richiesta a causa della brevità del tempo, ho chiesto a P. Cantalamessa di inviarmi per fax un’accusa di ricevimento della lettera, che egli ha anche fatto nel frattempo. Egli accetta le mie scuse e si rammarica che a causa della nuova situazione creatasi, non può venire perché egli non si presenta in alcun luogo senza il permesso dell'Ordinario del luogo.“
Il vescovo Peric e P. Cantalamessa hanno scambiato delle lettere il 13 giugno. P. Cantalamessa ha informato il vescovo di aver scritto una lettera a P. Sesar l’8 giugno. P. Cantalamessa ha scritto nella sua lettera al vescovo il 13 giugno: "È mia regola non predicare, soprattutto al clero, senza il benestare del Vescovo del luogo”.
La Curia diocesana di Mostar non ha mai ricevuto nessuna richiesta scritta per il permesso, com’è di norma, da qualunque parte, né riguardo al ritiro spirituale né al suo moderatore.
Con questo comunicato stampa la Curia diocesana tiene in mente il fatto che in questo caso non sono state rispettate le norme del Codice di Diritto Canonico che prescrive per i sacerdoti e diaconi, la necessità di un esplicito permesso per predicare, se richiesto dalla legge particolare, come anche l’osservanza delle decisioni emanate dal Vescovo diocesano.
La Curia diocesana inoltre ritiene particolarmente necessario comunicare questo al pubblico cattolico per evitare interpretazioni errate ed equivoche, che d’altronde sono già apparse su alcuni siti web collegati a Medjugorje come un luogo delle presunte apparizioni per le quali la posizione della Chiesa rimane: "che non si può affermare che si tratti di apparizioni e rivelazioni soprannaturali".
Mons. Srecko Majic
Vicario generale

La seguente notizia sull'incidente dell'apparizione della "Madonna di Medjugorje" a Marjia Pavlovic in Lunetti, durante la Comunione di una Messa a Forlì, dimostra per l'ennesima volta come le visioni non possono provenire dalla vera Madonna poiché è impossibile giustificare che la Madre di Gesù possa disturbare la Comunione per il fatto che l'orario della "visione" è fissato alle 18:40. Coloro che permetto Sante Messe in presenza di "veggenti", commettono una grave profanazione. Scandaloso anche il fatto che si dia la colpa alla lentezza del Sacerdote nel celebrare la Messa per rispettare l'orario della "veggente"!
Aggiungo, fuori contesto, una critica alla trasmissione "Tempi moderni" su Rete 4 di Sabato 9 giugno, riguardo le 14 lacrimazioni della statuetta della "Madonna di Medjugorje" a Civitavecchia. Non è stato detto che nel 1995, la famiglia Gregori, proprietaria della statuetta, ha rifiutato di eseguire l'esame del DNA del loro sangue e sopratutto che il sangue era di tipo maschile e quindi insostenibile teologicamente con la Madonna. Purtroppo, queste trasmissioni, cadono nelle trappole dei sostenitori di Medjugorje, alimentando l'imbroglio. Daccordo che molta gente soffre e vuole miracoli ma almeno che si dica la verità su queste frodi avvisando quanto l'autosuggestione viene sfruttata per confondere falsamente miglioramenti della salute e strani fenomeni con interventi divini.

Forlì come Medjugorje: suggestione e polemiche al Villa Romiti 11.6.2007 www.romagnaoggi.it
FORLI' - Una folla di 1.500 persone, ha gremito domenica il Palaromiti di Forlì per l’atteso incontro di preghiera con la veggente di Medjugorje Marija. Il clima di grande partecipazione è stato scalfito giusto in ultimo dalla messa celebrata dal parroco dei Romiti don Loriano Valzania. Il sacerdote ha manifestato il suo disappunto vedendo la veggente inginocchiata davanti alla statua della Madonna: Marija era assopita in quella che era la sua apparizione quotidiana.
L’evento, promosso da alcuni veterani forlivesi dei pellegrinaggi al santuario balcanico, ha richiamato fedeli anche da Firenze, Ancona e Bologna. L’organizzazione, curata dai gruppi di Medjugorje facenti capo a Gabriele Lotti e Nino Iandolo, con l’inappuntabile servizio d’ordine garantito dal Gruppo preghiera Padre Pio di Santa Maria del Fiore coordinato da Davide Marchetti, ha richiamato fedeli sin dalle prime ore del pomeriggio. Marija Pavlovic in Lunetti, oggi residente a Monza con il consorte e i quattro figli, è uno dei sei veggenti che il 25 giugno 1981 annunciarono al mondo di aver visto la Madre di Cristo sul Podbrdo, la collina sassosa sovrastante il villaggio di Medjugorje: la Vergine invocava “mir”, pace, chiedendo ripetutamente la conversione del mondo.
Alle 17 circa, al termine della recita collettiva del Rosario, Marija ha preso il microfono testimoniando ai presenti cosa significhi avvertire nel proprio cuore l’apparizione quotidiana della Madonna. “Quando la madre celeste ci chiamò – racconta ad un palasport attonito e composto – non sapevamo neppure pregare, giusto qualche orazione insegnataci da nostro padre”. Nel 1981 era già morto il dittatore Josip Broz, meglio conosciuto come il Maresciallo Tito, ma il comunismo jugoslavo non accennava a mollare la morsa sulla popolazione, rigettando religione e quant’altro non fosse l’ideologia di stato. Quell’incontro cambia però drasticamente la vita alla 16enne Marija e ai suoi cinque compagni di visione.
La veggente ha poi riportato l’angoscia di un intero popolo, quello bosniaco, caduto nella voragine della conflitto interetnico scoppiato in tutta la Jugoslavia il 25 giugno 1991, dieci anni esatti dalla presunta apparizione della Vergine. I primi aiuti ai profughi bosniaci sfollati in Dalmazia vengono proprio dalle schiere di pellegrini, soprattutto italiani, che avevano creduto immediatamente al fenomeno Medjugorje. La grande partecipazione dei 1.500 fedeli del Palaromiti è stata scalfita giusto in ultimo, quasi al termine della messa celebrata dal parroco dei Romiti don Loriano Valzania. Il sacerdote, ritornando all’altare dalla somministrazione della comunione, ha manifestato platealmente il suo disappunto, vedendo la veggente inginocchiata a terra davanti alla statua della Madonna di Medjugorje, posta sul lato sinistro dell’altare: Marija era assopita in quella che ha poi dichiarato essere stata la sua apparizione quotidiana.
L’incidente, che non ha precedenti nei 26 anni di storia del fenomeno Medjugorje, è stato determinato dal protrarsi della messa a ridosso delle 18.40, l’ora fatidica in cui la veggente dichiara di mettersi in ascolto della Regina della Pace, come è denominata la Madonna di Medjugorje. La sovrapposizione dei due eventi, celebrazione eucaristica e presunta apparizione alla veggente, si sarebbe potuto evitare se il celebrante non avesse fatto una predica di ben 50 minuti, lunghezza insolita che a molti dei presenti è apparsa persino pretestuosa.
Il persistente silenzio della chiesa di Roma su Medjugorje, in attesa che cessi il fenomeno con la “consegna” del decimo segreto a tutti e sei i veggenti, non ha però frenato la devozione popolare: si calcola che ogni anno il santuario bosniaco riceva la visita di quasi un milione di pellegrini da tutto il mondo. Piero Ghetti

3.6.2007 Perchè i partecipanti del Rinnovamento Carismatico pensano di avere l'esclusiva sullo Spirito Santo.
Se proviamo a chiedere a qualche partecipante di un qualunque gruppo carismatico sia tra laici che Vescovi, cosa pensano delle apparizioni di Medjugorje, stranamente rispondono sempre che sono genuine. Nonostante si voglia discutere sui molti fattori negativi, rispondono sempre che le apparizioni sono divine perché, loro (solo i carismatici) avendo ricevuto "l'effusione dello Spirito", sanno "discernere" tra bene e male. In una recente intervista di Famille Chrétienne (N. 1532) il famosissimo Cappuccino Padre Raniero Cantalamessa, ha ammesso che un tempo era ostile a questi movimenti fin quando, invitato da una donatrice ad un incontro carismatico ecumenico nel 1977 a Kansas City, ed accettato che su di lui gli venga praticata la preghiera alla moda "chacha" (non si spiega che preghiera sia), al ritorno del viaggio si è sentito "trasformato". Di conseguenza il legame con Medjugorje dovrebbe essere partito da quella data.
La storia quindi si ripete sempre e con chiunque partecipi a questi strani incontri d'origine pentecostalista. Non é un caso che il pentecostalismo sia nato proprio nel Kansas verso l'inizio del 1900 e poi infiltratosi nella Chiesa cattolica tramite i movimenti cattolici della Pentecoste verso il 1967. E' importante conoscere l'origine di questi gruppi che sfruttano l'impatto emozionale e "magico" delle loro tecniche, per comprendere l'arroganza dei loro comportamenti verso tutti coloro che li criticano, siano laici che religiosi e Vescovi. Sappiamo che fin prima delle apparizioni di Medjugorje, alcuni carismatici come Tardiff sapevano già che sarebbero avvenute e quindi se si viene a sapere che è stata tutta una frode per tutti questi 26 anni di falsi messaggi, i movimenti carismatici resterebbero senza "Spirito". Certo, dicono, questo disastro non può avvenire, quindi costi quel che costi in termine di anime ma le apparizioni bisogna farle passare per vere. Ma come é possibile che nessuno riesca a fermare questi movimenti? Difficile dare una risposta precisa dal momento che chi entra in questi gruppi lo fa perché si sente più amato rispetto alla Chiesa tradizionale dove i parroci sono molto più indaffarati. Inoltre molti guidatori di questi gruppi sono laici ed hanno più tempo per conoscere meglio i partecipanti agli incontri di preghiera. Ma é anche molto probabile che il nemico delle anime abbia approfittato di questa occasione e sostenga di tanto in tanto qualche prodigio tra i personaggi maggiormente in vista. Non per niente San Giovanni della Croce aveva messo ben in guardia di come si possa aprire facilmente la porta al demonio quando si trova piacere nel cercare certi carismi, un pericolo che riguarda non solo la Chiesa cattolica ma anche le altre religioni e pseudo religioni come il new age che insegna lo spiritismo per comunicare con lo "spirito guida" o chiamato addirittura Angelo custode.
Il fatto poi che i veggenti di Medjugorje, manipolati dai francescani ribelli ed aiutati da mass media nel reclamizzare le loro menzogne siano stati in grado di convincere milioni di fedeli nonostante gli avvisi negativi dei Vescovi locali, lascia pensare che tutto quello che riguarda questi fenomeni, anche se ci sono degli aspetti positivi, vanno sempre rifiutati. Ma se non si vuole dar retta alla prudenza dei Padri della Chiesa, non si potrà mai avere una fede semplice perché si insegna sempre più ad avere esperienze sensazionali e quando la maggioranza forza queste idee sbagliate, si finisce per spegnere lo spirito critico e quindi rifiutare che lo Spirito Santo venga in aiuto.
Se infine il Vaticano non troverà il coraggio di condannare questi errori, vorrà dire che saremo perseguitati fino alla fine, comunque sempre meglio che passare dalla parte dell'anticristo, perché è bene ricordarlo, alcuni fenomeni possono sì avere origini naturali e tecnologiche ma quando si vuole prendere il posto di Dio, sappiamo chi sarà il vincitore e da questo non si scappa. Dico così perché sicuramente molti saranno scoraggiati nel notare molte Chiese piene di bollettini di "Eco di Maria" con tanto di pubblicità per messe e pellegrinaggi in concomitanza con il 26° anno delle false apparizioni della "Regina della Pace" e magari dopo aver letto il libro del Cardinal Tarcisio Bertone "L'ultima veggente di Fatima" che sì, mette a tacere le voci sulle speculazioni del quarto segreto come Socci ed altri ma d'altro canto, si nota come si faccia tanta confusione quando il Cardinale lascia capire che Medjugorje non può essere riconosciuta però afferma che a Medjugorje si può andare in pellegrinaggio come in qualsiasi altro santuario mariano. Tuttavia la Chiesa parrocchiale di Medjugorje è dedicata a San Giacomo apostolo e Monsignor Ratko Peric ha vietato a chiunque di dare il nome di santuario dato che la Madonna non c'entra affatto con quella Chiesa. Allora che pensare? In vaticano ci sono pressioni e voci false pur di ritardare la condanna a questo grande imbroglio con la scusa che ci vogliono ulteriori studi (ormai anche i non credenti hanno capito che è tutto falso) oppure ci sono minacce a tutti coloro che vogliono far sapere la verità? Minacce dell'anticristo o chi possiede la tecnologia di creare apparizioni a volontà? Devo dire che più si studiano i casi di apparizioni e quanto più diventano meno credibili quelle poche già approvate. Infatti anche i ritardi scritti sui segreti da Suor Lucia sembrano più una scusa per correggere le profezie. Il solo fatto che il Papa non sia morto durante l'attentato, si può anche interpretare come intervento di Dio o della vera Vergine. Inoltre solo nel 1955 Suor Lucia ha precisato che la guerra voleva sterminare il giudaismo da dove provenivano Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli che ci hanno trasmesso la parola di Dio ed il dono della fede, della speranza e della carità, popolo eletto da Dio, scelto fin dal principio: ‘la salvezza viene dai giudei’.
Se non fosse che i nazisti avevano il pallino dell'esoterismo e quindi del male assoluto, si potrebbe pensare che già all'epoca si disponeva dell'arma nazi-islamica per creare visioni a propria volontà in determinate condizioni. Curioso anche il fatto che il terribile "miracolo del sole" non è stato visto dai veggenti, loro hanno solo visto, vicino al sole fermo, la Sacra Famiglia, poi, in quadri successivi, la Vergine come Addolorata e come Madonna del Carmine (pagina 71 Tarcisio Bertone).
A chi sostiente che Medjugorje sia la continuazione di Fatima come affermato ad esempio nel messaggio del 25.8.1991 (Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima.), consigliate il libro del cattolicissimo Donal Anthony Foley dal titolo Understanding Medjugorje, dove viene anche precisato che da Fatima si nega ogni legame con Medjugorje. Il libro contiene tanti altri incidenti poco conosciuti da mettere a tacere qualsiasi mariologo che tenta di difendere questi falsi buoni frutti.
Nelle Chiese dove parroci e fedeli sono caduti nella manipolazione, stampate e lasciate l'intervista fatta a Monsignor Ratko Peric anche se non racconta i fatti più gravi ma forse é il modo migliore per farli riflettere, salvarli dall'inganno e tornare a Dio:
www.cbismo.hr oppure www.cafarus.ch/Maynooth.ita.pdf
I veri devoti della Madonna, non si recano nei luoghi di presunte apparizioni dal momento che la si può pregare in qualsiasi santuario od altare a Lei dedicato e di questi ne abbiamo una tale abbondanza quasi da mettere in secondo piano nostro Signore Gesù Cristo ed unico Salvatore.

Sempre su Famille Chrétienne, nel numero 1533 del 2 giugno 2007, il prudente Père Alain Bandelier risponde alla domanda riguardo il prodigio eucaristico avvenuto a Lourdes il 7 novembre del 1999 e trasmesso in diretta da Antenne 2. Alla pagina www.tonyassante.com/renzoallegri/eucar/indice.htm é possibile vedere alcune foto e scaricare i filmati della levitazione della grande Ostia durante la preghiera eucaristica. Interessante una spiegazione del fenomeno, prima di gridare al miracolo, riguardo la possibilità che il calore dei proiettori abbia deformato al centro una delle 2 Ostie che potevano essere umide, esattamente con una forma concava. Certo guardando il filmato al rallentatore, si rimane di stucco ma é sempre meglio essere prudenti specie quando si tratta del Santissimo Sacramento che a mio parere, rimane l'obiettivo principale dei nemici della Chiesa, oltre al buon nome della Santissima Vergine Maria. Inoltre non bisogna dimenticare il luogo del fenomeno dove il "segno" potrebbe essere interpretato sia positivamente che negativamente. Sappiamo infatti che sia i carismatici che i devoti alle "Madonne" delle apparizioni, hanno poco rispetto verso il Santissimo Sacramento e lo si nota subito quando entrano in Chiesa dato che o non lo salutano affatto neanche tramite un inchino oppure leggono o recitano "speciali" preghiere provenienti dalle rivelazioni private dato che solo quelle, almeno per loro, sono ben accette. Inoltre scandalizzano parecchio quando danno sempre la colpa al demonio o a castighi divini per qualunque cosa accada. Questo deve far riflettere chiunque è in cerca della verità e soprattutto chi deve guidare le anime, perché se viene dato spazio a queste false idee, contrarie al Vangelo, fanno velocemente perdere la fede.

Attenzione ai colpi grossi dei promotori di false apparizioni! Sono riusciti a convocare Padre Raniero Cantalamessa come docente per il dodicesimo seminario internazionale per sacerdoti dal 2 al 7 luglio a Medjugorje. Anche se questo non significa che il Papa crede nelle apparizioni, come falsamente scritto da alcuni sostenitori, essendo Cantalamessa il predicatore del Papa, è certo che questa visita rovina la credibilità di un certo ambiente del Vaticano.
Sembra quasi si sia formata una lobby per proteggere Medjugorje e qualsiasi critica, viene respinta come provenisse da chi sia contro la Chiesa piuttosto che da qualcuno che voglia difendere sia la Chiesa che la vera devozione mariana. Anche se non si sa il motivo della presenza di Padre Cantalamessa, vedendo il gran fermento dei partigiani di Medjugorje, ho paura che si voglia dimostrare che la lobby pro-Medjugorje è talmente forte da influenzare sia il Papa che tutta la Chiesa Universale. Questo l'ho pensato vedendo con grande dolore la pubblicità del pellegrinaggio francese a Medjugorje con la foto del Papa con Cantalamessa su Famille Chrétienne! Una vera vergogna quando si sfrutta falsamente un'immagine del Papa per ragioni commerciali legati ai pellegrinaggi. Il seminario di luglio, colpiscse anche per il fatto che si concluderà con la visita alla tomba di Fra' Slavko Barbaric morto nel novembre del 2000 proprio a Medjugorje nonostante il divieto di recarvisi da parte del Vescovo locale Monsignor Peric. I libri critici sulle accuse nei confrotni anche di Barbaric, che tra l'altro era psicoterapeuta, fanno notare come proteggeva e manipolava i veggenti. Ad esempio quando in un'intervista ad una TV di New Orlenas era stato detto da Marija Pavlovic che la "Madonna" acconsentiva la lettura delle rivelazioni di Maria Valtorta (condannate dalla Santa Sede), Barbaric furbamente col suo intervento aveva rimediato dicendo che era sempre meglio chiedere al proprio Vescovo invece di dire che la Madonna non affermerebbe mai una cosa del genere. Chi ha assistito una decina d'anni fa all'incontro di preghiera al Palavobis di Milano con padre Slavko (senza i veggenti), sarà rimasto senz'altro turbato nel notare che gli agenti della sicurezza erano armati di mitra e uno di loro recitava perfino il rosario. Armi e preghiere facevano veramente sansazione.
Da ricordare che le visioni cominciate nel 1981 mentre i veggenti stavano fumando (si spera solo sigarette) sono state precedute da un fortissimo temporale con visioni di strane luci da parte di diversi testimoni. Ora pensare che una Madonna appaia gradualmente da qualche luce, si faccia vedere da chi sta fumando e questi visionari affermano che non si possa fare a meno di questi richiami, sembra molto strano dal momento che nel misticismo cattolico, eventi del genere non sono mai considerati soprannaturali. Di recente sono rimasto molto sorpreso nella libreria delle Paoline dietro il Duomo di Milano, nel constatare una fortissima presenza di libri sulle apparizioni mariane (quasi tutte condannate). Riguardo Medjugorje, subito dopo l'entrata a sinistra, sfoggiano alcuni libri di Fanzaga tipo "Satana nei messaggi di Medjugorje" ed un'altro "In attesa del segno", fanno pensare alle similitudini con Garabandal dove negli anni 60 si aspettava un grande castigo ed un segno visibile e registrabile sul luogo delle apparizioni per la conversione dei peccatori. Inutile dire che anche in questo caso non ci sarà alcun segno nonostante passino gli anni e cercare di far passare come vere queste apparizioni, non si fa altro che aumentere in modo esponenziale la caduta della fede dal momento che chi prega e digiuna con l'animo rivolto a quelle apparizioni e cerca di propagarle ad ogni costo, finirà per deludere se stesso e chi ci ha creduto per tanto tempo. Dobbiamo ammettere che chiunque può diventare vittima di questi imbrogli.
Preghiamo comunque che Padre Cantalamessa non imiti Laurentin nel comportarsi come il più grande manipolatore del precedente papato più che grande mariologo, anche perché se si cercherà di forzare l'approvazione di tali apparizioni ed ottenere il silenzio dei critici, si commette un gravissimo errore.

Charles Mercieca, pro-apparizionista, presidente dell'Associazione internazionale degli educatori per la pace mondiale, ora compara Maometto con i veggenti di Medjugorje (articolo in inglese). Forse desidera che le Nazioni Unite finiscano per credergli ed obbligare il culto mondiale delle apparizioni e magari con il benestare delle Chiese in modo tale da favorire l'islamizzazione.
Cattolici, aprite gli occhi! Non vedete che sono tutte opere anticristiane?

Inchiesta su don Cantini Fugge pure la "veggente" 11.4.2007
Procura in azione Abusi sessuali pluriaggravati e continuati su minori: con questa ipotesi di reato la procura di Firenze ha aperto un procedimento penale nei confronti di don Lelio Cantini. Dopo il "no comment" sia da parte della Curia fiorentina che da parte della Santa Sede sui gravissimi casi di violenze sessuali e plagi di cui un gruppo di fedeli ha accusato don Cantini, scende in campo la procura. Cosa che avviene il giorno dopo l'abbandono da parte del prete della casa dove si trovava a Viareggio, per una destinazione sconosciuta. E ieri anche Rosanna S., la perpetua definita dagli accusatori del sacerdote una sorta di veggente che in base alle apparizioni di Gesù indicava gli "eletti" della "nuova chiesa dello spirito", avrebbe lasciato la palazzina di piazza S. Caterina da Siena a Viareggio, dove viveva assieme al "priore". Sebbene "nessuna delle presunte vittime si sia rivolta all'autorità giudiziaria", ha spiegato il procuratore capo Ubaldo Nannucci, l'inchiesta intende appurare "se è vero ciò che ha riportato la stampa sull'argomento" e "verificare a quale epoca risalgono i fatti, anche perché l'unico dato, per adesso, è la rimozione del sacerdote dalla parrocchia, nel 2005". Secondo le presunte vittime, che a partire dal 2004 hanno denunciato i fatti scrivendo alla Curia e al Papa, don Cantini, oggi 84enne, ex parroco alla "Regina della Pace" a Firenze, dal 1975 e per anni, avrebbe abusato di ragazzine dai 10 ai 17 anni, si sarebbe fatto consegnare denaro e beni e avrebbe plagiato ragazzi da indirizzare al seminario per creare una sua "setta" alternativa alla chiesa ufficiale. Nel settembre 2005 il sacerdote è stato destinato dal cardinale Antonelli ad altra parrocchia e poi allontanato dalla diocesi al termine del "processo penale amministrativo" con cui è gli stato vietato di confessare, celebrare messa in pubblico e assumere incarichi ecclesiali per 5 anni. Ansa city.corriere.it

TELEFONO ANTIPLAGIO 338.8385999 - www.antiplagio.org
Comitato italiano di volontariato in difesa delle vittime di ciarlatani e santoni e contro gli abusi nelle telecomunicazioni e nei confronti di minori (dal 1994)
ALLA C.A. PROCURA DELLA REPUBBLICA DI FIRENZE
Al ns. comitato di volontariato è stato segnalato l'operato del sedicente "carismatico" Lelio Cantini, sacerdote della Diocesi di Firenze ed ex parroco della chiesa "Regina della Pace", meglio conosciuto come "Priore", e di una "veggente" sua collaboratrice (di cui non si conosce il nome), i quali, a partire dal 1975, avrebbero esercitato violenze sessuali e psicologiche su bambini, bambine, adolescenti e intere famiglie, costrette a devolvere beni di varia natura e denaro alla parrocchia per "adesione totale a Dio" e per la costruzione di una "vera Chiesa dello Spirito".
A dimostrazione di ciò il "Priore" nel 2005, dopo le proteste e le denunce alla Diocesi di Firenze da parte dei parrocchiani irretiti, è stato trasferito (per non meglio specificati motivi di salute) in un'altra città della Toscana, tenuta segreta, dove - in base alle segnalazioni giunte al ns. comitato di volontariato - starebbe continuando la sua attività, insieme alla "veggente" summenzionata, le cui "visioni" favorirebbero la selezione degli "eletti". Secondo le disposizioni della Curia di Firenze, per 5 anni il "Priore" non potrà né confessare, né celebrare la messa in pubblico, né assumere incarichi ecclesiastici; e per un anno dovrà fare un'offerta caritativa e recitare ogni giorno il Salmo 51 o le litanie della Madonna. Le vittime invece, visto che "il male una volta compiuto non può essere annullato", sono state invitate, sempre dalla Curia di Firenze, a "rielaborare in una prospettiva di fede la triste vicenda" e ad invocare da Dio "la guarigione della memoria". Ad ulteriore dimostrazione di quanto denunciato, alcuni sacerdoti della Diocesi di Firenze il 13/10 u.s. scrivono al Papa Benedetto XVI: "Non vogliamo sentirci domani chiedere conto di un colpevole silenzio". Nella loro lettera, inoltre, parlano di "iniquo progetto di dominio sulle anime e sulle esistenze quotidiane" per opera di una setta "cresciuta dentro una parrocchia cattolica", e ricordano a Sua Santità che, a "quasi due anni" dalle denunce, dalla Chiesa fiorentina non sono arrivati né "una decisa presa di distanza" dai personaggi coinvolti, né "una scusa ufficiale", né "un atto riparatore autorevole e credibile". Tra le testimonianze a conoscenza del ns. comitato di volontariato vi è quella di una donna (ora sposata con figli) che da 10 a 25 anni avrebbe subito molestie sessuali, con l'espediente della "piena comunione eucaristica", e quella di un'altra donna che, dall'età di 17 anni, diventò la "diletta del Priore" e, "in nome di Gesù", sarebbe stata abusata. Conosciamo inoltre la vicenda di un ex seminarista, prescelto dal "Priore" per far parte della futura "vera Chiesa dello Spirito", e della famiglia del ragazzo vincolata a consegnare beni e denaro. Ma dopo 3 anni di Teologia, il giovane avrebbe abbandonato il seminario.
Poiché tra l'altro ci è stato segnalato che il "Priore" e la "veggente" hanno compiuto pellegrinaggi in Terra Santa, è presumibile che siano stati colpiti dalla sindrome di Gerusalemme, patologia che consiste nella manifestazione improvvisa di appassionati sentimenti religiosi, insieme all'impulso di proferire espressioni visionarie e assumere il ruolo di un profeta o di Gesù Cristo. Allo stesso tempo è presumibile che, conoscendo tale patologia, i due abbiano agito in malafede. In considerazione dei danni che il "Priore" e la "veggente" avrebbero arrecato alle giovani vittime e alle loro famiglie e che potrebbero arrecare in futuro, si chiede al Vs. spettabile Ufficio di verificare le informazioni in ns. possesso e, in caso affermativo, di procedere per i reati che riterrà opportuno rubricare. Si ringrazia anticipatamente e si dichiara di essere a disposizione per eventuali integrazioni.
Per Telefono Antiplagio, prof. Giovanni Panunzio (resp.)
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